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martedì 3 maggio 2011

Ma come si fa a studiare greco antico?

Questa è la domanda che nella maggior parte dei casi si fanno coloro che non hanno mai avuto a che fare con materie umanistiche, che non siano il solito Italiano delle scuole elementari, medie e superiori.

A volte, si sente addirittura porre un quesito che lascia interdetti: "Cosa? Esiste un greco antico?". Ebbene sì, il mio caro interlocutore, esiste, o meglio, esisteva. Il maggior numero di parole che il tuo Dottor Prof. Reverendissimo Medico, da 300 Euro a visita, utilizza per renderti incomprensibile ciò di cui sta parlando, sono di origine greca.

"Ah, mi sembravano un pò strane..." Qualcuno potrebbe rispondermi.


Ma conoscere il greco antico non significa solo poter rispondere per le rime al proprio medico, evitando così la figura barbina di restare in silenzio, annuendo, facendo finta di aver capito e avendo compreso, invece, solo la sillaba iniziale del discorso. Certo che no.
Lo studio del greco (così come quello del latino) è un ottimo allenamento all'ampliamento della forma mentis.

"Di che cosa?" chiederà, giustamente, il nostro amico lettore che non ha avuto esperienze di latino.

La Forma Mentis è semplicemente la "struttura mentale", il modo di pensare, unito alla capacità di fare collegamenti. Ecco, è proprio questa capacità che lo studio delle Lettere Antiche permette di sviluppare. E questa è una capacità che non serve solo ai bravi "secchioni" che passano 28 ore su 24 sulle loro "sudate carte", no. Questa è la capacità che occorre per qualsiasi cosa nella vita: quanto più si sappia fare collegamenti (rapporti di causa ed effetto, anche velati; collegamenti tra cause e cause o tra effetti ed effetti), tanto più si può avere una visione maggiormente chiara ed ampia della realtà. E' questa la capacità dalla quale non può prescindere un manager, un politico, uno scrittore, un avvocato, un giudice, e chi più ne ha più ne metta: tutte le figure più importanti della nostra organizzazione sociale.
Ora, avrete il coraggio di riformulare nuovamente l'ironica domanda del titolo?

Bene. Se siete arrivati fin qui nella lettura, significa che l'argomento vi interessa davvero.
Probabilmente, siete studenti universitari di Lettere Antiche e, dunque, già sapete tutte queste cose; quindi, la vostra lettura è motivata da un desiderio di autocompiacimento per la scelta di studio da voi fatta. A questo punto, potete abbandonare la lettura.

Forse, siete studenti di quarto ginnasio di qualche Liceo Classico sparso per l'Italia e cercate la conferma ad una scelta che vi sta rendendo gobbi e asociali. Non vi preoccupate: avete fatto la scelta giusta ed il tempo ve lo dimostrerà. Abbiate pazienza, ma soprattutto: abbiate pazienza!
Forse, siete studenti delle medie che devono scegliere una scuola per il loro raggiante futuro: non vi influenzerò.

Forse, infine, siete dei genitori, cui l'amato figlio ha chiesto l'iscrizione al Liceo Classico per l'anno successivo e vi state domandando: "Ma a che serve il Liceo Classico?". Ebbene, oggi lo avete scoperto (almeno spero). A voi, miei cari genitori, dedico questo articolo, invitandovi a sorreggere il vostro caro figliolo, che vuole avere grandi aspettative. Non curatevi del "dopo-liceo": ci sarà ancora l'Università e poi, invariabilmente da qualsiasi scelta, la disoccupazione. Ricordatevi, che siamo in Italia.

A voi, inoltre, è dedicato l'articolo successivo: "Come cominciare a studiare Greco antico".
In questo modo, l'anno prossimo, potrete vantare la vostra cultura da perfetti grecisti con il vostro figlioletto, ancora alle prime armi!
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1 commento:

  1. Esatto: la lingua greca come quella latina (e forse di più) sviluppa la capacità di fare collegamenti. Che è IMPORTANTISSIMA. Io purtroppo non ho potuto studiarla a scuola, ma mi aveva sorpreso notare che il comune denominatore di molte persone intelligenti e sicure di sè, era stato l'istruzione al liceo classico; e molti matematici e ingegneri provengono da questi studi umanistici. Infatti sono talmente tante le parole di derivazione greca che sapere la loro etimologia aiuta moltissimo nello studio anche della matematica e della geometria, come in tutte le altre discipline. Io benchè abbia ormai 67 anni, sono iscritta a un corso di greco antico e sono contenta di averlo fatto.

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