Babbo Natale esiste? La vera storia

Babbo Natale è sicuramente la figura più famosa al mondo, dal mondo Occidentale fino al lontano Giappone e ogni Paese lo chiama con nomi diversi: Santa Claus negli Stati Uniti, Sinterklaas in Olanda, Babbo Natale in Italia, Santa Culoosu in Giappone, e così via... Insomma, è il VIP di tutti i tempi. Eppure soltanto pochi conoscono la sua storia... e ci si continua a chiedere: ma esiste o non esiste? La risposta è...

La figura di Babbo Natale nasce dall'unione tra una figura storica e realmente esistita: quella del vescovo Nicola di Myra, vissuto nel IV secolo, e una figura completamente inventata, ma che ha contribuito all'aspetto del Babbo Natale che conosciamo oggi, quella di un personaggio britannico, risalente al XVII secolo, e rappresentata come lo "Spirito del Natale presente" nel Canto di Natale di Charles Dickens. Si tratta di un signore barbuto e corpulento, vestito con una lunga tunica verde impellicciata (se avesse avuto qualche anello d'oro, probabilmente lo avrebbero scambiato per un pappone...).

Ma se si dovesse cercare un'origine storica alla figura di Babbo Natale, io la troverei in quella di San Nicola. All'interno della sua Leggenda Aurea, Jacopo da Varagine narra la storia da cui sembra essere nato tutto:

 Un suo vicino [si intende di San Nicola], che aveva tre figlie ancora giovani, aveva deciso, a causa della sua povertà e nonostante la nobiltà del casato, di spingerle alla prostituzione per ricavare di che vivere. Il santo seppe la cosa, ne ebbe orrore e, avvolto dell'oro in un panno, di notte, attraverso una finestra, lo gettò in casa del vicino e fuggì. La mattina, svegliandosi, il vicino trovò l'oro, rese grazie a Dio e con quella cifra maritò la primogenita. Non molto tempo dopo, il servo di Dio rifece la stessa cosa. L'uomo trovò di nuovo l'oro e, scoppiando di gioia e di gratitudine, decise di far di tutto per sapere chi era che rimediava in quel modo alla sua povertà. Dopo pochi giorni, raddoppiata la somma, Nicola gettò di nuovo il sacchetto dentro la casa; l'uomo, svegliatosi dal rumore, si mise a inseguire Nicola che fuggiva, gridandogli: "Fermati, fatti riconoscere!". E, riuscito a raggiungerlo, riconobbe Nicola; subito si gettò a terra e cercò di baciargli i piedi e anzi gli fece promettere che non avrebbe mai rivelato la cosa a nessuno, per tutta la vita.

(...Evidentemente, però, il caro vicino non deve avere mantenuto la promessa, dato che siamo qui a raccontarlo! Ma comunque...)

San Nicola di Myra morì il 6 dicembre del 343 ed è per questo che, fino alla Seconda Guerra Mondiale, in alcune regioni d'Italia, si festeggiava scambiandosi i regali; tradizione questa che continua nell'Europa orientale.

Ben presto, come spesso succede, leggenda, storia e religione si sono fuse insieme, per dar vita alla figura di Babbo Natale, che soprattutto dopo la Riforma luterana ha finito per secolarizzarsi, diventando completamente laica.

Ma la storia continua...

Gli olandesi, che chiamano Babbo Natale "Sinterklaas", lo esportarono negli Stati Uniti, dove divenne Santa Claus, con pronuncia inglese. Fu qui che Santa Claus, o Babbo Natale, acquistò i suoi particolari simboli: le renne, la slitta, i campanellini, e tutto ciò che ricorda il Nord Europa, di cui l'Olanda fa parte.

Proprio negli Stati Uniti, Babbo Natale prese l'aspetto che oggi conosciamo. In che modo? Non ci crederete...ma purtroppo è così...dalla Coca Cola, che lo vestì di rosso e bianco (i colori del suo marchio), lo rese rotondeggiante e paffuto (se non obeso...come è la maggior parte degli adulti americani) e, soprattutto, cambiò il giorno del suo arrivo: dal 6 dicembre, come era tradizione, al 24 Dicembre. 

Così, il Babbo Natale moderno è semplicemente il lancio commerciale di una bevanda... e a me dispiace di aver distrutto tutti i vostri sogni della pura fanciullezza e le speranze riposte nelle vostre vecchie letterine di Natale...

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